Si insomma, si vede che è giunto il momento anche per me di scoprire questo Colosso del cinema che è Woody Allen...Forse prima ero troppo giovane per apprezzarlo, non avevo ancora le basi per capirlo, e tanto meno la voglia di esplorare il suo mondo, e invece ora mi ritrovo appieno in una "Woodian Rapsody"! In principio fu Midnight in Paris, non potevo resistere a Owen Wilson come già sapete, e da li qualcosa dentro di me è iniziato a crescere, ero diffidente, ma poi un po un amico, un po un fratello, un po la incessante domanda:" Cosa ne penso di Woody?" ed eccomi qua a spulciare la filmografia più massiccia che non avrei mai pensato potesse esistere. Da che parte iniziare? Beh diciamo che un punto di collegamento ce l'ho, ho visto 3 film di Woody, uno non sapevo nemmeno fosse suo, l'altro non me lo ricordo per niente, cosi mi attacco all'unica possibilità rimasta: Midnight in Paris! Decido di partire dal fondo e tornare verso il principio seguendo questo criterio: Se se lo merita, me li guardo tutti, uno ad uno, dall'ultimo al primo! Però poi sono indisciplinato e quindi andrò un po a "sentimento" insomma...alla cazzo!
Ecco Boris! Un ex fisico quasi premio Nobel, arrogante, saccente, frizzante, pazzo, travolgente, irriverente, fortunato, perfetto! Un personaggio perfetto, trascinante di cui ci si innamora in un attimo.
E poi c'è Melody, giovane, bella, ingenua, stupida, semplice, volenterosa e perfetta! Pure lei...
Insomma sicuramente questa coppia è il fulcro centrale della riuscita del film, cosi assurdamente opposti e allo stesso tempo perfettamente complementari. Ogni battuta del film è una cosa seria, non seriosa, per lo più sono ironiche, ma nulla è lasciato al caso o in funzione di un concetto più generale, è come se i personaggi del film sentenziassero ogni sillaba che pronunciano in maniera assolutamente profonda. Una cosa certa è che in casa Allen i dialoghi la fanno da padrone, di fatti la prima cosa che ho pensato è che potrebbe riuscire ugualmente bene sottoforma di romanzo, il linguaggio visivo è in secondo piano, cosi come per quanto riguarda la colonna sonora. Il film è dinamico ed incalzante, molto più concreto, diciamo che si percepisce meno quella sensazione "fra le nuvole" o "nel suo mondo" che ho sempre pensato contraddistinguere i suoi film, molto divertente, ma raffinato, colto. Una cosa che mi colpisce di Woody Allen in quanto regista di fama mondiale, è la sua popolarità trasversale nonostante il livello culturale alto che traspira in ogni secondo dei suoi film. I suoi dovrebbero essere film di nicchia in quanto a complessità di citazioni, arguzia e ironia, e invece sono alla portata di tutti, innalzando di un gradino il bagaglio culturale di ogni suo spettatore, probabilmente il compito più arduo per ogni artista. E anche in questo film c'è la morale...Non importa se sei uomo o donna, bianco o nero, gay, lesbica, eterosessuale, bisessuale, comunista, fascista, giovane, vecchio, dotto, sempliciotto l'importante è "Basta che funzioni!", se trovi un modo per far funzionare la tua realtà, e ne sei soddisfatto, va bene cosi.
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