Dopo un ultimo dell'anno in linea con l'età che avanza, e si nota più che altro da acciacchi piuttosto assurdi che altro, ci siamo concessi il lusso di guardare un film dall'amico Figura4 che per l'occasione ci ha aperto la sua personalissima sala cinema fresca fresca di pittura, impianti dolby appena montati, schermoni giganterrimi, ma senza qualche decina di tazzi che parlano tutto il tempo! Ahimè! Anzi Ahinoi! E visto che gli avevo regalato per un'occasione particolare il suddetto film in cofanetto con anche il primo della serie (ovviamente in blue-ray edizione speciale), ho pensato bene di riguardarmelo visto che ormai sono passati un po di mesi, o forse anche 1 anno da quando lo vidi al cinema...Questo Wall Street è molto diverso dal primo, molti l'hanno criticato per via di quella "Squalaggine" che rendeva mitico Gekko anni 80' e che qui è scomparsa lasciandone una versione più sbiadita, e non solo per quanto riguarda il colore dei capelli.
Come vedete i parallelismi tra il prima e il dopo, tra la spavaldica bolla e il crollo inesorabile, ci sono e sono tutti ottimamente curati... In questo Wall street Oliver Stone riesce a compiere un buon lavoro nello spiegare in maniera abbordabile un mondo che, da estraneo e lontano alle nostre vite, ci è piombato addosso nei peggiori dei modi, e riesce ancora meglio a compiere un netto e contrastante parallelismo tra la realtà di ieri e quella di oggi, sfruttando appunto personaggi a noi già noti e altri nuovi con delle caratterizzazione molto azzeccate anche nel dettaglio. Tutto questo senza annoiarci a morte con termini e questioni troppo tecniche, che seppur ci sono, vengono addolcite dalla trama del film, e senza lasciarci senza alcuna speranza per il futuro confidandoci che in ogni crisi c'è un opportunità di cambiamento...Nel film vengono messi alla luce in maniera molto diretta le colpe di una generazione che ha basato il suo operato sull'avidità lasciando alle generazioni future una marea di problemi molto difficili da risolvere, e anche se tutto ciò potrà essere una banalità, mi rincuora vederlo così espressamente "denunciato" in un film.
"Qualcuno mi ha ricordato che una volta ho detto che l'avidità era una cosa buona, ora sembra diventata legge..."









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